Tra cyberbullismo e utilizzo sempre più
inappropriato dei social network, arriva finalmente un nuovo sistema che
potrebbe aiutarci a riflettere sul tipo di linguaggio che utilizziamo quando
comunichiamo online. Si tratta di Reword, un’estensione di Google Chrome contro
l’incitamento all’odio sui social network.
inappropriato dei social network, arriva finalmente un nuovo sistema che
potrebbe aiutarci a riflettere sul tipo di linguaggio che utilizziamo quando
comunichiamo online. Si tratta di Reword, un’estensione di Google Chrome contro
l’incitamento all’odio sui social network.
Lo strumento nasce in Australia a
seguito di una collaborazione tra l’organizzazione per la salute mentale Headspace
e l’agenzia pubblicitaria Leo Burnett Melbourne. Chris Tanti, CEO
Headspace, ha spiegato: “È un modo per invitare a riflettere al linguaggio che
si usa online e sull’impatto che può avere sulle altre persone.”
seguito di una collaborazione tra l’organizzazione per la salute mentale Headspace
e l’agenzia pubblicitaria Leo Burnett Melbourne. Chris Tanti, CEO
Headspace, ha spiegato: “È un modo per invitare a riflettere al linguaggio che
si usa online e sull’impatto che può avere sulle altre persone.”
Reword funziona in maniera estremamente
semplice: quando riconosce una parola come “poco carina”, la barra di rosso,
segnalandola così all’utente che l’ha digitata.
semplice: quando riconosce una parola come “poco carina”, la barra di rosso,
segnalandola così all’utente che l’ha digitata.
Il progetto è al momento alla ricerca di
partner che possano aiutarne la diffusione, come scuole o organizzazioni di
vario genere, in modo da raggiungere il maggior numero di ragazzi possibili.
partner che possano aiutarne la diffusione, come scuole o organizzazioni di
vario genere, in modo da raggiungere il maggior numero di ragazzi possibili.
Reword funziona su Facebook, Twitter,
YouTube, Ask.fm e Google+.
YouTube, Ask.fm e Google+.
computer Cyberbullismo google reword social network
Last modified: 23 Settembre 2023