Lettera di una Mamma: Mio figlio autistico bullizzato e la scuola non ha fatto nulla.

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Lettera di una Mamma: Mio figlio autistico bullizzato e la scuola non ha fatto nulla.

Ho capito come oramai il bullismo faccia parte del programma scolastico, in alcune scuole combattuto, in altre ben noto a docenti e dirigente ma non fermato. Esiste una scelta tra fermare una o più persone che creano grave disagio ad un bambino autistico o salvaguardare il bambino vittima dei bulli?

Racconto una storia. D. è autistico, un meraviglioso Asperger che frequenta le elementari, ha il sole nello sguardo, il sorriso e la stretta di mano sempre pronti; ebbene, questo D. non esiste quasi più, perché al suo posto c’è un bambino terrorizzato da tutto, arrabbiatissimo, intrattabile, pronto a difendersi anche solo nel pog-giargli una mano sulla spalla e soprattutto sofferente e disperato per l’inferno che vive dentro si se. Ora chiedo: perché in tanti anni in cui genitori lamentano il fatto che nella classe è presente un bambino che, un giorno sì e l’altro pure infastidisce i compagni il problema non viene risolto? Un bambino autistico è più sensibile degli altri e il terrore di prenderle di santa ragione come è stato per D. lo fa reagire in modo esagerato. E se si difende viene pure colpevolizzato per averlo fatto. Insomma, una confusione esplosiva nella sua testa! I bambini devono essere protetti sempre. ci sono momenti di serenità nel corso degli anni scolastici e questa deve essere salvaguardata per la continuità del benessere collettivo non può accadere che a causa delle negligenze degli adulti all’improvviso il gran lavoro fatto anche dalla famiglia e dai terapisti crolli.

Un bambino autistico che al terzo anno di scuola viene costretto a viva forza a sedersi dalla sua assistente alla specialistica che poi lo strattona perché osa disobbedire ad un suo ordine. Osservo l’intervento della responsabile dell’ufficio scolastico, alla quale ci siamo rivolti, che si è mossa, senza se e senza ma, spinta solo dall’interesse al benessere di un bimbo e constato che un problema. dunque, si può risolvere. Se il sistema all’interno della scuola fosse di per se efficace D. non starebbe come Sita. I genitori dei bulli sono parte fondamentale del problema, complici silenti dei figli perché, una volta messi al corrente di tutto, non è ammissibile negare: la mamma del bambino che da sempre tormenta D., pretende pure le scuse in quanto il suo angioletto era stato accusato ingiustamente ed umiliato! La pronta segnalazione già dal primo episodio è, per esperienza la cosa migliore da fare, senza remore per nessuno. I portatori di handicap esistono, sono tra di noi e i genitori dei bambini “speciali”che devono assolutamente dare voce alle loro sofferenze. Invito con convinzione tutti coloro che sono preposti alla cura, alla tutela, al benessere di queste persone ma non le amano o non sono qualifi-cate, di mollare lo scranno, i genitori dei bulli che non provvedono, che tolgano la testa da sotto la sabbia, perché realizzando che il proprio figlio ha un problema, lo aiutano e fanno così star bene anche i figli degli altri.

Sabina Antonella Saba

Porto Torres

Last modified: 17 Novembre 2019