Roberto – un Papà che non vede i suoi figli per colpa della burocrazia Italiana

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Buongiorno,
mi chiamo Roberto, sono nato a Ginevra e sono residente in provincia di Como.
La mia orrenda vicenda ha inizio nel 2000 verso fine anno per essere preciso quando ho incontrato colei che nel 2002 divenne mia moglie.
Con lei a abbiamo avuto due splendidi bambini, R. nato nel 2006 e G. nel 2011, ero felice e la mia vita andava tutto nella norma tra alti e bassi.
Nell’estate del 2013 dopo il nostro ritorno dalla vacanze lei ha iniziato ad assentarsi nei fine settimana, dicendo a noi familiari che finalmente aveva trovato un’occupazione lavorativa in un PUB di Lugano con stipendio di circa 250 euro (cosa molto strana visto che si parla di Lugano). Fu cosi che mi insospettii e venni a scoprire che intratteneva una relazione extraconiugale con un signore residente a Torino .
Lasciai trascorrere un po’ di tempo sperando in un miglioramento della situazione ma purtroppo non fu così e quindi ad Aprile 2014 ho deciso di finire la nostra storia, purtroppo l’ho dovuto fare tramite Whatsapp perché in stanza c’erano i bambini, premetto che più e più volte l’ho invitata a metterli a letto ma senza successo, anzi continuava a chattare su Facebook senza darmi ascolto.
Il 29 Settembre del 2014 ho deciso di andarmene da casa e da quel momento è iniziato un infermo, la signora ha iniziato a calunniarmi e a mentire fintanto che ho subito un processo penale rischiando anche di perdere il posto di lavoro, fortunatamente ne sono uscito innocente ed il giudice nelle conclusioni specifica che dovrebbe essere la signora a provvedere al risarcimento verso di me e non viceversa. L’accusa era abbandono del tetto coniugale lasciando lei e i bambini senza i mezzi di sussistenza, ma ho dimostrato con prove alla mano che non era così, la signora nonostante ciò non ha subito alcun tipo di ripercussione, anzi, le cose sono peggiorate sempre di più.
Purtroppo, dal momento in cui sono uscito di casa la signora ha fatto di tutto per impedirmi di avere un rapporto con i miei figli, tant’è che nel corso di questa estrema separazione, svariate volte ho dovuto chiamare le forze pubbliche per incontrare i miei figli, che a dipendenza di ciò che lei voleva fare, mi veniva negato di prenderli nei weekend stabiliti.
Di conseguenza di tutto questo, la signora continua a fornire documentazione falsa che riguarda me ed il mio rapporto con i bambini, affermando che io sono stato un padre totalmente assente, ma la realtà è ben diversa e chi mi conosce sa che non è così, io ho sempre amato ed amo tutt’ora i miei figli, anche in questi anni d’infermo, in questa separazione ho dovuto mandare giù bocconi amari perché purtroppo in Italia, le persone perbene subiscono ogni cosa e questo grazie a giudici e altri apparati dello stato, per i quali noi siamo solamente dei numeri o dei codici da archiviare.
Tutto questo per dirvi che io non vedo e non sento i miei figli dal 07/02/2018 ad oggi e nonostante sia quasi un anno e mezzo che mando denunce al tribunale, tramite la caserma dei carabinieri ,non è cambiato nulla, neanche con l’intervento delle assistenti sociali della tutela dei minori non è cambiato nulla, anzi, per me e i miei bambini il calvario si è allungato.
Nell’ultimo incontro che ho avuto con le due dottoresse della tutela dei minori è avvenuto il 22-03-2019, durante il quale mi è stato comunicato che a breve avrei potuto vedere almeno R., il più grande. Da quel giorno ad oggi non è cambiato nulla, non li vedo e non li sento ed io mi sento sempre più male e la tutela dei minori tace nonostante tutto che Riccardo ha espresso la volontà di incontrarmi.
Vorrei precisare che la signora nel contempo ha un procedimento penale in corso, sia per aver negato ai bambini il sacrosanto diritto di avere un padre e sia il diritto mio di essere padre.
La sera del 09/02/2018 era un Venerdi e dovevo andare a prendere i miei bambini perché spettava a me trascorrere quel weekend insieme a loro, ma la madre si è barricata al terzo piano a casa dei suoi genitori e come ogni altra volta, ho provveduto a chiamare le forze dell’ordine che puntualmente mi hanno riferito che non potevano fare nulla, nonostante ci fosse un decreto che parlava chiaro.
I suoi genitori anche questa volta si sono resi complici della figlia e da quella sera non ho più visto o sentito G. e R. .
Un giorno, stanco di questi anni di soprusi che ho scritto a mio figlio R. (all’epoca dodicenne) tramite cellulare e lui mi ha risposto che non aveva voglia di parlarmi, allora gli risposi che era un maleducato come la madre e che quella era l’ultima volta che ci eravamo sentiti.
Purtroppo questa cosa, fatta nel tentativo di scrollarlo un po’, non ho avuto gli effetti sperati, anzi, la madre usa quei messaggi per colpirmi nella mia dignità e ci tengo a precisare che io non vedo e non sento i miei figli perché la madre insieme ai suoi genitori fanno parte dei Testimoni di Geova.
Scrivo questo perché ho portato due volte i miei bimbi ad una casa di preghiera Cristiano Cattolico a cantare qualche lode al Signore e la madre sostiene che i bimbi dopo essere stati con me in questo luogo hanno avuto gli incubi. Ammetto che in alcuni momenti si sono un po’ annoiati perché loro non sono abituati a pregare, ma arrivare a dire che avevano gli incubi mi sembra esagerato.
Io posseggo una registrazione del mio bimbo G. , il piccolo, nella quale mi chiede di poter tornare con me a pregare il sabato successivo, ma non potevo perché era il weekend della mamma.
Facciamo un piccolo passo indietro, le due dottoresse della tutela dei minori erano inizialmente state incaricate dal giudice del tribunale di Como, di fare un indagine su di me e sulla Sig.ra. Nel momento in cui, io mi sono recato presso il loro ufficio, con prove alla mano, che la signora è una persona pericolosa che aveva dei procedimenti penali in corso, per l’allontanamento dei bambini dal loro papà, di minacce di morte al telefono tramite una sua amica rivolta ad una persona. Mi sono sentito rispondere che loro non sono dei carabinieri e che non era loro interesse la cosa.
Vorrei dire che in quei weekend quando la madre si assentava i bambini stavano con me e stavano davvero bene, adesso che la musica è cambiata io sono diventato inadeguato? È facile in un paese come il nostro, molte donne si avvalgono delle leggi applicate al loro favore per sminuire o cancellare il ruolo del padre.
Il maresciallo della Caserma dei carabinieri di è a conoscenza di tutta questa orribile faccenda insieme al P.M del tribunale di Como.
Grazie di tutto.

 

 

 
Foto di StockSnap da Pixabay

Last modified: 12 Agosto 2019